Il gioco è vietato ai minori e può causare dipendenza patologica - probabilità di vincita
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Poker: come smascherare i Bluff

Giocando a poker possono capitare situazioni da vero e proprio incubo. Come trovarsi faccia a faccia con una grande puntata sul river e la tua mano è buona ma non ottima. Ad esempio, il river ha appena completato un possibile flush, e le carte in comune finali sono 5(picche) 8(quadri) T(picche) Q(cuori) 2(picche). Tu hai un A (picche) T(cuori) e passi. Il tuo avversario annuncia “All in”, puntando 14000 euro in un piatto di 6000. Cosa fare?

Frequenza di chiamata ottimale

A meno che tu non sia sicuro che il tuo avversario bleffa troppo o non abbastanza, allora la cosa migliore da fare è usare la teoria di gioco per prendere la tua decisione.

Assumiamo che questa puntata sia un flush o un bluff.

In una situazione dove riusciamo sempre a capire quando è un bluff e quando non lo è, finiremmo con il chiamare ad una frequenza dove non importa neanche più cosa fa. Abbiamo bisogno di trovare quella frequenza in modo tale che anche se bleffa 100%, 0% o ovunque nel mezzo non fa nessuna differenza alla fine.

 

Per calcolare questa frequenza dobbiamo tenere in considerazione che sta rischiando 14000 eruo per vincerne 6000, quindi la sua valutazione prevista (o “expected value”, EV) per un bluff è uguale a -14000(x) + 6000(1-x), dove x è la frequenza con la quale chiamo. Impostiamo la sua EV uguale a 0 e risolviamo:

 

0 = -14000(x)+6000(1-x)

0=-14000x+6000-6000x

0=6000-20000x

20000x=6000

x=6000/20000, o il 30%

 

Un modo ora per decidere se chiamare o no è di usare un generatore di numeri a caso. Dan Harrington suggerisce di usare la lancetta dei secondi di un orologio. Quindi nel nostro caso, tutte le volte che dobbiamo scegliere se chiamare o no dovremmo guardare all’orologio e se la lancetta dei secondi è a 18 o meno chiamiamo, se no passiamo.

Anche se l’avversario capisce cosa stiamo facendo, non c’è niente che possa fare al riguardo o che cambi la situazione.

 

Blocchi

Questo è un metodo, ma non tutti i modi per beccare un bluff sono uguali.

In questo esempio avendo un A(picche), l’avversario ha meno combinazioni flush sulle quale scommettere. L’equazione che abbiamo appena visto è solo l’EV dei suoi bluff.

 

L’A(picche) nella mia mano toglie 12 combinazioni di flush possibile per il mio avversario. Avrò un A di picche il 25% di volte che avrò un AT. Dato che è la miglior AT combinazione per beccare un bluff, voglio chiamare con questa piuttosto che con un’altra quando possibile. Quindi dovrei chiamare il 100% delle volte che ho A(picche)T e usare un generatore di numeri a caso per chiamre il 5% delle volte che ho un’altra combinazione AT, cosicche io stia ancora chiamando il 30% delle volte ma perdendo il meno possibile.

 

La forza della Mano

 

Un’altra caratteristica importante è che la tua mano per beccare i bluff batta i bluff del tuo avversario. Il ciò potrebbe sembrare ovvio, ma non lo è sempre.

Avere una mano forte è anche meglio per battere una mano che il tuo avversario non sta bleffando.

 

Allenarsi ad evitare

 

La miglior tattica di tutte per affrontare una situazione del genere è quella di evitarle. Si spera che tu non ti trovi mai in una situazione come questa, con l’avversario che ti ha letto perfettamente, ma dovresti comunque cercare di non trovarti in una situazione dove tutto quello che hai è modi per smascherare bluff.

In ogni caso, a volte la nostra frequenza va sistemata a seconda di cosa possiamo fare con la nostra mano. Ad esempio, se il 10% della mia gamma fossero flush e il resto AT, allora chiamerei con AT il 20% delle volte, dato che la mia frequenza di chiamata totale deve ancora essere del 30%. Questo significa che non chiamerei mai con un AT non di picche, e anche con un A(picche) avrei bisogno di chiamare solo l’89% delle volte.

Da dove viene questo numero? Se i flush sono il 10%, AT sono l’altro 90%. Un quarto di combinazioni AT include A(picche) quindi in totale A(picche)T è il 22.5%, ma noi abbiamo bisogno solo di un altro 20% di chiamate. 20/22.5 è circa l’89%. Per tradurre questo ai secondi sull’orologio, moltiplica per 60 e otterai più o meno 53.

 

Prendere una decisione in tempo reale

Probabilmente ti starai domandando che cosa ce ne facciamo di tutta questa matematica una volta al tavolo. Alleniamo questa matematica lontano dal tavolo, così da capire meglio e migliorare il nostro istinto nei giochi reali.

Ricordati i criteri per un buon modo per smascherare i bluff:

  • capace di battere tutte le mani con le queli potrebbe bleffare
  • bloccare una parte di ciò che di valore ha l’opponente
  • possibilmente anche più avanti di una scommessa magra.

Se tutto quello che posso avere in questo momento è un AT, allora anche senza nessuna matematica posso capire che con una di picche è più sicuro che qualsiasi altra alternativa. Chiamare quando ho picche e passare quando non lo ho sarebbe un’approssimazione molto vicina e una soluzione ottimale.