Il gioco è vietato ai minori e può causare dipendenza patologica - probabilità di vincita
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Gioco online: perchè serve una regolamentazione a livello europeo?

regolamentazione europea del gioco online

La mancanza di una normativa europea sul gioco d’azzardo è uno dei problemi maggiori che affligge il mondo del gambling. La Commissione Europea ha stabilito che ogni Stato UE è competente per disciplinare il gioco d’azzardo rispettando la normativa europea sulla libertà d’impresa, ma questa libertà si traduce in una sorta di boomerang. L’enorme sviluppo avuto dal gioco online e le diverse legislazioni in materia, infatti, non rendono chiaro ciò che sia possibile e cosa no. Ne consegue un’enorme confusione per gli utenti che amano giocare online, con derive pericolose. Il nostro consiglio rimane sempre quello di scegliere gli operatori che hanno conseguito la licenza italiana, come i famosi Snai, Lottomatica e 888 casino it.

 

Le piaghe del gioco online

 

I pericoli maggiori che corre chi gioca sui casino online senza licenza AAMS sono quelli di finire nella rete del gioco illegale o di diventare ludopatici. I siti legali, infatti, adottano norme ad hoc che assicurano privacy, protezione dei dati personali, sicurezza della vincita e possibilità di autolimitare o autoescludersi dal proprio conto gioco. Al giorno d’oggi, però, chi cerca una piattaforma online su cui giocare, non guarda alle condizioni di sicurezza, bensì all’offerta ludiche, finendo inevitabilmente per preferire quei siti dove l’offerta, in termini di quote e RTP, risulta più alta. Tutto ciò va a discapito della sicurezza e proprio a causa di un vuoto normativo a livello internazionale.

 

Una ricerca condotta recentemente da City, Università di Londra (CUL) ha evidenziato un dato significativo a questo riguardo. Anche se la maggior parte degli Stati membri ha adottato approcci simili alla protezione dei consumatori, vi sono differenze significative nel modo in cui le norme nazionali sono progettate o attuate. Un esempio a questo riguardo è l’iscrizione al registro nazionale di autoesclusione, ovvero lo strumento che impedisce a chi decide di dire basta al gioco, di accedere alle piattaforme di gambling online per sempre o per un periodo di tempo prefissato. Ebbene, non vi è un criterio univoco di iscrizione a questo registro, né una durata standard. Ciò significa che è impossibile vietare a siti non facenti parte della nazione a cui il giocatore appartiene, di inviare pubblicità a chi ha deciso di «staccare la spina» con il gioco d’azzardo.

 

Quali soluzioni per salvaguardare i giocatori?

 

In questo momento il piano di regolamentazione a livello europeo è troppo frammentato. Sono 28 le diverse normative nello spazio UE sul tema delle scommesse online, una cifra esagerata, soprattutto considerando che i punti basilari di queste normative sono pressoché identici. Serve dunque una convergenza su alcuni punti basilari riguardanti il gioco d’azzardo.

 

Una normativa europea condivisa e generale che possa trovare applicazione in tutti i Paesi UE potrebbe favorire la lotta comune al gioco d’azzardo illegale. Occorre dunque che tutti i Paesi UE si incontrino e stabiliscano dei punti cardine su cui ripartire anche per il bene dell’industria legale dell’azzardo. Si è infatti stabilito che una regolamentazione a livello europeo del gioco d’azzardo porterebbe a colmare lacune della protezione consumatori con un risparmio fino a 6 mlrd di euro. Il gioco d’azzardo patologico sta diventando una piaga sociale da combattere ad ogni costo. Tocca dunque all’Europa trovare le risposte adeguate a questa problematica.